Is there a mind in this mind?
can we really state that the electronic highways and the virtual culture, are just sophisticated systems in charge for the dissolution of our body and of the experience of reality?
can we really state that the electronic highways and the virtual culture, are just sophisticated systems in charge for the dissolution of our body and of the experience of reality?
Rivista di fumetti, letteratura, poesia
Jean de Boneville, nel suo Storie di specchi: dal labirinto al rizoma illumina i lettori sul progetto per un labirinto di luce che Leonardo non riuscì mai a realizzare: la Stanza Ottagonale con pareti a specchio. Pare che mentre Leonardo indagava sulla natura delle immagini speculari, riprendendo il cerchio semicircolare di Tolomeo, disegnò un intreccio di riflessi e un labirinto: otto enormi specchi rettangolari uniti assieme a comporre un mondo senza confini. Incapace di costruirsi da sé lastre riflettenti grandi abbastanza da soddisfare le sue esigenze abbandonò l’idea.
mi risulta che sua moglie si occupava anche di intelligenza artificiale, ma non solo. E forse è proprio quello il motivo per cui è stata uccisa.
―Di cosa sta parlando?
―Di un progetto che si chiamava di…― dice, ma non sa come proseguire e deve ripescare l’informazione su un foglio stropicciato che tira fuori dalla tasca. ―Ecco― dice. ―Un progetto di mind uploading. Ne sapeva nulla?
can we really state that the electronic highways and the virtual culture, are just sophisticated systems in charge for the dissolution of our body and of the experience of reality?
I 365 modi dell’amore Con Gioia mi piace sperimentare. Mi aveva detto «Scoprimi!» un certo numero di volte. «Scoprimi!» guardandomi con aria di sfida. Scoprire significa: togliere ciò che nasconde, protegge; rivelare, far capire, arrivare a conoscere ciò che prima … Continued
Ci siamo conosciuti guardandoci. Senza parole. Io affacciato in finestra, lei di fronte, incorniciata nella sua. Eravamo troppo lontani per sentirci o per distinguere i dettagli di un sorriso, di uno sguardo. Ci guardavamo e basta. Poi è successo tutto in fretta. Potrei dire, brevemente: ci guardavamo, molto. Guardarla era diventata un’abitudine per me, forse una necessità. Poi ci siamo incontrati. Mi ha parlato. Dopo, altre parole, un invito. Un altro. E il resto. Come altro avrebbe potuto finire, secondo voi?
Patagonia: dancing with the icebergs L’avvicinamento al fronte del ghiaccio. Lago Argentino, Patagonia. Estate. Freddo. Inverno. Il ghiaccio è celeste, trasparente, brillante, ma non è una questione di luce. E’ per via della pressione, dicono. In realtà non so capire … Continued
In cargo verso la Patagonia Il viaggio è quello su una nave cargo che fa spola tra Puerto Montt e Puerto Natales, un paese quasi inaccessibile da terra e vicino alla punta estrema di quella landa cilena che confina con … Continued
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