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Alexander and Bonin |
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Rita McBride White Elephant and Albatrosses
La mostra, intitolata White Elephant and Albatrosses (Elefanti bianchi e albatros) comprende lavori in rame, bronzo, resine chimiche e smalti vitrei. Questa è la prima mostra di McBride a New York dal 1997.
Le sue nuove opere sono assemblaggi fatti con consoles da videogame reperite nelle sale giochi e nelle bettole in giro per il mondo, sculture a grandezza naturale realizzate in smalti vitrei prodotti in larga scala per la segnaletica industriale e urbana, tinte dalle tonalità della tecnologia, la stessa che si può ritrovare nella hall del palazzo della IBM, o nell'abitacolo di una vettura a monorotaia. Creano tensione psicologica e fisica occupando uno spazio ai limiti del tradizionale rapporto di distanza dello spettatore con un oggetto dal significato sociale. Si pensi alla panchina della fermata dell'autobus su cui ci si siede momentaneamente, o a una porta attraverso cui si passa. Queste consoles ci portano alla prima generazione del minimalismo, ma allo stesso tempo presentano una versione post-minimalista dell’attuale funzione della scultura come portatrice di significato sociale. La conversazione di porcellana su formalismo contro polemica poetica, contestualizza la relazione tra spettatore e scultura attraverso il desiderio nostalgico, non dissimile dall'essere parte di un gruppo di adolescenti che bazzica la sala giochi, aspirando a una ideale via di fuga dalla loro demografia suburbana. Le video consoles di Rita McBride sono forme stabilite dal pensiero post-minimalista, oggetti attraverso i quali scappiamo indirettamente dalle situazioni sociali.
Questa mostra comprende anche sculture che derivano da tendoni architettonici. Tende e tendoni sono oggetti che coprono mentre si passa da uno spazio a un altro. Come sculture minimali, elaborano l'esperienza della società con il design architettonico e i suoi modelli. Le forme dei tendoni si presentano furtivamente allo spettatore dandogli l'impressione di oggetti comuni visti per la prima volta e, ancora di più, sembra quasi che McBride abbia convinto gli oggetti a rivelare la loro vera natura.
White Elephant (L'elefante bianco), costruito con un condizionatore d'aria industriale, ottiene un effetto magico evocando un paesaggio urbano che ci riporta a un Modernismo originario con la vista dei tetti e dei sistemi di distribuzione.
Dalla sua mostra del 1990 di lavori in rattan, le sculture di McBride hanno sempre basato la loro forma su quella di auto, garages, torri di raffreddamento e sistemi di conduttura. Mc Bride trasforma l'umile in iconico e abbraccia una realtà incrinata.
Negli ultimi tre anni, Rita McBride ha tenuto mostre personali presso il Witte de With di Rotterdam, il Kunstverein di Monaco, la DAAD Galerie di Berlino, la Kunsthalle Baden-Baden e la Wiener Secession, Vienna. Parallelamente a questa esposizione si tiene una mostra personale alla Mai 36 Galerie di Zurigo.
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White Elephant and Albatrosses - Veduta dell'esposizione
2001
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