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Galleria Marabini Via Nosadella 45, 40123 Bologna
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Italia
Tel.++39 051 6447482
Fax++39 051 6440029
Orario: martedì-sabato 15.30-19.30 e su appuntamento Contatto: Marco Romagnoli
E-mail: info@galleriamarabini.it
web www.galleriamarabini.it
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Galleria Marabini |
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Amy Sillman
Il 7 novembre è stata inaugurata la prima personale italiana di Amy Sillman, in cui verrano realizzati appositamente dei nuovi lavori per le tre principali sale espositive della Galleria Marabini. L’opera di Amy Sillman approssima le narrative, gli stati d’animo, le aree, i corpi, e il linguaggio: questa pittrice è in qualche modo una musa dell’approssimativo. Sillman riunisce il riconoscibile col risolutamente non-rappresentativo, lo strano e il mirabile col mirabilmente strano, ottiene risultati psicologicamente e formalmente potenti. Attingendo sempre dalla fonte della mitologia e immaginazione personali, il pathos è soggetto primario delle sue opere, popolate da figure umane o animali sconosciute e rese a mo’ di cartone animato, oppure da figure ibride coinvolte in narrative non meno enigmatiche. L’improbabilità di certi motivi (come ad esempio uova che vengono fuori da un corpo femminile) può far sembrare sospetto il modo in cui è girata l’opera, quando la visione viene portata al di fuori dei perimetri del dipinto e, letteralmente, si vede il mondo da una posizione inaspettata. E’ questa la qualità cangiante che ci conduce entro l’infinita gamma di possibilità contenute nella sua opera. I dipinti lussureggianti di Sillman sono intorpiditi di colore e mirano a svelare il potenziale della tecnica utilizzata. Giustapponendo passaggi opachi e trasparenti, applicando sottili strati di gessi su un blu brillante, o mischiando colori viole e rosa strisciati di verde, Sillman riesce ad arrivare per vie alternative, attraverso i colori acquei dell’impressionismo francese, o ricordi vani di un’India mistica, attraverso a vivaci rossi e arancioni. Questa fluidità dei riferimenti e dei processi si estende anche alla visione: quando guardiamo la sua pittura cogliamo le sue forme e narrative anzitutto attraverso l’intuizione, e ciò che viene svelato si dispiega gradualmente. Gli elementi rappresentati nei quadri della Sillman descrivono rappresentazioni di vario genere, da quelle sessuali a quelle metamorfiche, dall’immaginario mistico a quello profondo dell’amore dove comunque è onnipresente la configurazione dell’uomo e della donna.
Amy Sillman vive e lavora a New York. Ha avuto numerose personali e collettive nelle più importanti gallerie americane ed europee tra cui Brent Sikkema e Casey Kaplan a New York., Ghislaine Hussenot a Parigi ottenendo vasti riconoscimenti da parte della critica internazionale.
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Amy Sillman - Invito
2001
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