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Galleria Marabini Via Nosadella 45, 40123 Bologna
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Italia
Tel.++39 051 6447482
Fax++39 051 6440029
Orario: martedì-sabato 15.30-19.30 e su appuntamento Contatto: Marco Romagnoli
E-mail: info@galleriamarabini.it
web www.galleriamarabini.it
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Galleria Marabini |
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Paul Graham End of an Age
L’ultima serie di Paul Graham, End of An Age, del 1999, consiste in 49 fotografie in formato grande di giovani sulla ventina che passano il tempo in locali notturni in Europa Occidentale o negli USA. La maggior parte di queste immagini sono ritratti che riprendono il singolo soggetto ignaro e non in posa, di solito di profilo, e spesso contro un muro. Nessuno guarda direttamente nell’obiettivo. Un soggetto, come Betty nell’eponimo dipinto del 1988 di Gerhard Richter, è voltato di tre quarti verso un mare rosso e dorato. Alcune foto con flash aspre, severe superdefinite si alternano con altre più sobrie a luce ambientale che contengono un colore più saturo: si tratta di immagini silenziose fatte in luoghi chiassosi, immagini ferme fatte in luoghi ritmati. Graham si sottrae alla prima convenzione della ritrattistica, lo sguardo diretto del soggetto, e così anche fa con la maggior parte delle regole della fotografia professionale. Alcune immagini sono sfuocate; altre sono quasi completamente oscurate dai tocchi di colore. Ciò che le rende avvincenti è la loro forza concettuale aggregata. Quasi tutti questi giovani hanno la stessa espressione sul volto: uno sguardo aperto, quasi stupefatto, di ricerca. Per quanto siano questi dei ritratti fedeli, intesi ad “attingere” qualcosa da ciascun soggetto, questo qualcosa è collettivo più che individuale. Diversamente dalla serie precedente di Graham, sull’Irlanda (Troubled Land, del 1984-87, dove compaiono paesaggi nei quali fanno intrusione piccoli messaggi politici) e da quella sul Giappone (Empty Heaven, 1989-1995, fatta di dettagli di motori di auto e immagini di alberi incartati, tessuti cicatrizzati, e altri gesti di occultamento), End of An Age, evita di imprimere un marchio di specificità culturale nelle immagini, dato che queste ultime sono infondo il ritratto di una condizione collettiva piuttosto che di un particolare gruppo o nazionalità. Nel corso degli ultimi vent’anni, Graham si è fatto abile interprete di una fotografia marcatamente allegorica, nella quale il successo apparente o di superficie ripete e al contempo illustra quello più profondo. In End of An Age il soggetto più profondo viene reso nel passaggio dall’innocenza all’esperienza. I giovani frequentatori di locali notturni in queste immagini sono sospesi in quella zona di limine tra l’infanzia e la maturità, tra il personale e il sociale. E’ significativo che siano ritratti tutti come spettatori. Stanno tutti in piedi intorno ai bordi come attori dietro le quinte in attesa di entrare in scena. Devono, fumano, ascoltano e guardano. Il loro completo assorbimento li fa sembrare ancora più vulnerabili, e questo loro stato ha una particolare bellezza dell’aspettativa che Graham cattura splendidamente. E tuttavia la tenerezza è scalzata da un certo gelo da zombie. La serie la si può leggere come ritratto di una generazione, ma è anche il ritratto di un’epoca, quella odierna.
Paul Graham nasce in Inghilterra nel 1956. Vive e lavora tra Londra e New York. Artista fotografo attivo da vent’anni ha esposto in varie gallerie e musei, tra cui la Tate Gallery di Londra (1996).
L’ultima serie dei suoi lavori fotografici “Paintings” (2000) è stata esposta alla prossima Biennale di Venezia. Il Museum of Modern Art di New York ha recentemente acquistato alcuni suoi lavori.
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Senza Titolo, 1996 - 98
1996-98
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