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COME SI FA A DIVENTARE DONATORI
DI MIDOLLO OSSEO?

Per diventare donatori di midollo osseo è sufficiente sottoporsi al prelievo di un campione di sangue (come per una normale analisi) e firmare una dichiarazione che comporta la conoscenza delle modalità di prelievo del midollo osseo. I risultati delle analisi vengono poi inseriti in un archivio elettronico gestito a livello regionale e a livello nazionale (Registro Italiano Donatori Midollo Osseo - IBMDR).

In seguito, al riscontro di una prima compatibilità con un paziente, il donatore sarà chiamato ad ulteriori prelievi, sempre di sangue, per definire sempre meglio il livello di compatibilità.

Solo dopo questi controlli si inizia a parlare di donazione del midollo osseo.

A questo punto entra anche in gioco la "serietà" del donatore: l'adesione iniziale, infatti, firmata al momento del primo prelievo, ha solo valore morale e il potenziale donatore può sempre ritirarsi (con quali conseguenze morali per tutti coloro che si sono impegnati sul programma è facile immaginare).

Tutto ciò rende chiaro che il donatore di midollo osseo è un donatore atipico, in quanto non è paragonabile al donatore di sangue che con regolarità si sottopone ai prelievi, e neppure a un donatore di organi che acconsente, alla propria morte, al prelievo dal proprio corpo di ciò che può servire per un trapianto, ma è solo un individuo che offre la propria disponibilità, nel caso raro di compatibilità con un paziente, a sottoporsi a un prelievo, fastidioso sì, ma non comportante menomazioni alcune.

CHI PUÒ CANDIDARSI COME DONATORE
DI MIDOLLO OSSEO?

Qualunque individuo di età compresa tra i 18 anni (per motivi legali) e i 35 anni (per motivi medici) che abbia un peso corporeo superiore ai 50 Kg.,  può essere un donatore di midollo osseo purché, ovviamente, non sia affetto da malattie del sangue o da altri gravi forme infettive (AIDS, HIV, epatite, ecc.).

Il donatore di midollo osseo è uno dei pochi donatori che, una volta chiamato a rispondere della propria disponibilità, ha la consapevolezza di poter contribuire al tentativo di salvare la vita di un individuo ben preciso, spesso di un bambino.

Si riportano di seguito i criteri di esclusione dalla donazione di midollo osseo, secondo le indicazioni del Registro IBMDR.

A TUTTI I POTENZIALI DONATORI DI MIDOLLO OSSEO

Esistono malattie infettive come l'epatite e l'A.I.D.S. che possono essere trasmesse anche mediante la trasfusione di sangue e la donazione di midollo osseo. Alcune abitudini di vita espongono maggiormente al rischio di contrarre queste infezioni e quindi di trasmetterle: poiché i test di laboratorio non sono sempre in grado di identificare i soggetti infettatisi di recente, si rende necessario escludere dalla donazione (temporaneamente o definitivamente) le persone che possono essersi esposte a questi rischi. I principali criteri di esclusione dalla donazione sono legati all'esistenza nella storia personale di:
- assunzione di droghe;
- rapporti omosessuali;
- rapporti sessuali con persone sconosciute;
- trasfusioni ricevute negli ultimi 5 anni
- epatite o ittero;
- malattie veneree;
- positività per il test della sifilide (TPHA o VDRL);
- positività per il test dell'A.I.D.S. (H.I.V.);
- positività per il test dell'epatite B (HBsAg);
- positività per il test dell'epatite C (anti-HCV);
- rapporti sessuali con persone nelle condizioni incluse in questo elenco.
Chi effettua la donazione di sangue o di midollo osseo compie un atto generoso di profondo significato umano, pertanto, se ha solo il dubbio di poter creare danno al paziente, deve astenersi dalla donazione. Il colloquio con il medico, vincolato dal più rigoroso segreto professionale e d'ufficio, potrà aiutarla a chiarire ed a valutare insieme possibili esposizioni a rischi. Le ricordiamo inoltre che la donazione non comporta alcun rischio di contrarre queste infezioni, poiché ad ogni prelievo viene utilizzato materiale sterile che viene eliminato dopo l'uso. A nome dei pazienti in attesa di trapianto la ringraziamo per la sensibilità dimostrata e per l'aver compreso la grande importanza che hanno le raccomandazioni qui contenute.


CONDIZIONI CHE ESCLUDONO DALLA DONAZIONE

I criteri elencati sono enunciati dalla legge trasfusionale italiana n° 107 - 4 maggio 1990 e relativi decreti attuativi.

 

Condizione

Esclusione

definitiva

Sospensione

Temporanea

Aborto

 

1 anno

Agopuntura, foratura lobi narici, tatuaggi

 

6 mesi

Allergie

 

Stagionale

Bronchite cronica

SI

 

Comportamento a rischio

SI

 

Contatto con epatitici

 

1 anno

Diabete (insulino-dipendente)

SI

 

Epilessia

SI

 

Gravidanza

 

1 anno dal parto

Interventi operatori (in anestesia generale)

 

6 mesi

Intossicazione alcolica

SI

 

Ipertensione (oltre 180 sistolica e 100 diastolica)

SI

 

Malaria
           
-  soggiorno in zona malarica  senza profilassi

            -  soggiorno in zona malarica con profilassi

 

3 anni dalla guarigione

6 mesi

3 anni

Malattie autoimmuni

SI

 

Malattie cardiovascolari importanti

SI

 

Malattie infettive in genere

 

2 settimane

Babebiosi

SI

 

Brucellosi

 

2 anni

Chagas

SI

 

Leishmaniosi

SI

 

Toxoplasmosi

 

2 anni (senga IgM)

Tubercolosi

 

2 anni

Malattie tropicali

 

3 mesi

Policitemia vera

SI

 

Storia familiare di morbo di Creutzfeld- Jacob

SI

 

Trasfusioni

 

5 anni

Trattamento con estratti di pituitaria umana

SI

 
Vaccinazioni: 
        - con virus o batteri attenuati

        - con batteri uccisi, virus inattivati, tossoidi

        - per epatite a e b (senza esposizione)

         - per rabbia senza esposizione
         -   per   rabbia
  con esposizione

 


1 mese


48 ore se asintomatico


idem


idem

1 anno

 

 

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