A arte Studio Invernizzi |
Veduta della galleria durante la mostra di Nelio Sonego, 2001
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La galleria è stata inaugurata nel febbraio 1994 con la mostra Dadamaino, Morellet, Uecker, cui è seguita la mostra personale di Bruno Querci e successivamente quella dell’artista inglese Alan Charlton. Il senso dell’operare della galleria è quello di individuare artisti di diverse generazioni, alternando italiani e stranieri, per cercare di creare un dialogo-confronto e fornire un panorama il più possibile articolato sul contemporaneo inteso come ciò che già nel presente è anche memoria futura perché riesce a far percepire nuove possibilità conoscitive originando nuove aperture. I quotidiani accadimenti, quindi, divengono contemporaneità in arte, solo quando costituiscono corpo enigmatico dell’anima dell’opera: dispersa la sua circoscritta fisicità essa viene percepita nell’unitarietà del reciproco coinvolgimento di tutti gli elementi che la compongono e la ripetitività che gli è propria si fa contemporaneità nell’unicum che la costituisce. In questo senso le esposizioni vengono pensate dagli artisti in stretta connessione con lo spazio espositivo in modo che opera e ambiente si integrano in unitarietà. In occasione di ogni mostra viene pubblicato un catalogo bilingue, con un saggio critico, la riproduzione delle opere installate in galleria e un apparato bio-bibliografico. La galleria si occupa inoltre dell’archiviazione delle opere di Mario Nigro, di cui sta curando il catalogo generale, l’archivio fotografico e documentario. Dal 1994 la galleria partecipa ad Art Cologne ed Arte Fiera Bologna e dal 1995 ad Art Basel; dal 1999, in occasione delle fiere, viene pubblicato un Booklet bilingue con un testo introduttivo e un apparato iconografico che illustrano e documentano le esposizioni presentate.
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