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Nel 1990, Paul Hedge e Paul Maslin hanno unito le proprie forze e trasformato un palazzo abbandonato di Deptford Street in una galleria d’arte. La Galleria Hales è stata aperta nel 1992 come seminterrato, con un Caffè al piano superiore. Il Caffè costituisce un apprezzato luogo di incontro per la comunità creativa del South East di Londra e un contesto culturale per esibire eccitanti lavori contemporanei “Siamo interessati alla rigenerazione urbana e a fornire un contesto culturale per l’arte”. Invece che scegliere di collocarsi in una zona di Londra tradizionalmente designata all’arte, la Galleria ha preferito un’affollata strada di mercato, per focalizzarsi su una comunità multiculturale. La Galleria ha costituito una rampa per molti giovani artisti britannici, tra cui i fratelli Chapman, Sarah Jones, John Frankland e Tomoko Takahashi. Tomolo Takahashi è stato presentato alla mostra Neurotic Realism presso la Galleria Saatchi e recentemente è stato incluso nella graduatoria del Turner Prize di quest’anno. Jonathan Callan espone nelle collezioni permanenti dell’ Henry Moore Institute, del British Musuem e del British Arts Council e sta avendo grande successo in America. Sarah Beddington, Andrew Bick e Claude Heath sono già stati selezionati per il John Moore’s Painting Prize e per il Natwest Painting Price. La Galleria Hales gode della fama di esporre e promuovere un genere molto distinto di lavori. Gli artisti e le opere sono l’antitesi degli artisti virtuosi della tecnica della Saatchi, sono generalmente ambivalenti per ciò che concerne la tecnica essendo maggiormente concentrati sull’integrità dell’opera. Il lavoro che essi fanno mostra fisicità ossessiva e preoccupazione verso l’oggetto fatto a mano e per la Pittura, più che per l’idea.
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